28 giugno 2014

28 giugno 1914


 È un anonimo angolo di strada oggi, quello tra la via Zelenih Beretki e il viale che costeggia la Miliacka, il fiume di Sarajevo. Uno spigolo qualsiasi dal quale cambiarono la storia e le geografie dell'Europa, in un concatenarsi di effetti e insoluti che tuttora riaffiorano ogni volta che si ingaggia una guerra per un confine conteso o mai definito.
Da quell'angolo di Sarajevo, il 28 giugno di 100 anni fa, due colpi di Browning, sparati dal giovane serbo di Bosnia Gavrilo Princip, colpirono a morte l'erede al trono dell'impero d'Austria-Ungheria, Francesco Ferdinando, e la moglie Sofia, scoperchiando il calderone ribollente dell'Europa, che deflagrò nella prima guerra mondiale.

22 giugno 2014

Ad Asiago paesaggi di guerra


di Maria Vittoria Adami, L'Arena, 21 giugno 2014

Le alluvioni riportano a galla le mine del conflitto che lacerò i Balcani negli anni Novanta, come le maree in Normandia dal fondo limaccioso dell'oceano rigurgitano sulle spiagge cingoli arrugginiti di anfibi americani. È la natura, che rende all'uomo ciò che egli stesso ha conficcato nella terra, disperso in mare o incastonato nella roccia di montagna, guerra dopo guerra. Abbracciando armamenti e casematte con grovigli di boschi o seppellendoli nel sottosuolo sotto manti d'erba, la natura ha sempre posto rimedio agli squilibri provocati dall'uomo, in un difficile compromesso che si è complicato dove il conflitto ha fatto irruzione non solo nell'ecosistema, ma nel mondo civile, debordando dai fronti.

15 giugno 2014

Grande Guerra. Non è mai finita


di Maria Vittoria Adami, L'Arena - 25 maggio 2014

Il tempo scorre, ma il passato non passa; è un assioma in geopolitica, che non può non ritornare se l'oggetto dell'analisi è l'Europa a cento anni dallo scoppio della Grande Guerra, tema centrale quest'anno del festival internazionale «èStoria» di Gorizia. E l'assioma ci dice che i proverbiali «corsi e ricorsi storici» altro non sono che l'irrisolto che continuamente torna a galla da un secolo; da quando un calderone incandescente deflagrò per i due colpi di Browning esplosi dal giovane Gavrilo Princip, contro l'erede al trono dell'impero austroungarico Francesco Ferdinando. Che questi cento anni siano trascorsi all'insegna di equilibri geopolitici definiti nel 1919 con la firma del Trattato di Versalilles è pura illusione.

1 giugno 2014

Verde Herzegovina

Se fosse un colore, l'Herzegovina sarebbe il verde. Non tanto, o non solo, per i folti boschi che si attraversano, su e giù per pendii e montagne, quanto per il colore dell'acqua di fiumi come la Neretva.
Accompagnare questo possente, lento e affascinante corso d'acqua dalle sorgenti al mare è un viaggio che fa bene al cuore, tra anse placide, rapide improvvise, ponti antichi, colossali centrali elettriche e montagne secolari dal colore metallico.

Dove parlo di storia questa settimana

Martedì 3 dicembre alle 21 chiacchiero su Lucia con la professoressa Isabella Roveroni . Saremo al centro sociale di Quaderni di Villafranca...