(L'Arena, 18 febbraio 2015). Per
loro, la guerra cominciò prima. Per i centomila soldati trentini e
giuliani che indossarono la «montura», la divisa austroungarica, la
partenza per il fronte arrivò un anno in anticipo, nell'agosto del
1914. Meta: la Galizia, frontiera orientale tra l'Austria-Ungheria e
l'impero dei Romanov, oggi compresa tra Polonia e Ucraina.
Lasciarono
la casa in terra asburgica, vi tornarono che erano italiani, a guerra
finita e, alcuni, dopo anni di prigionia in Siberia. Ma non furono
accolti a braccia aperte da un Paese che non intendeva (furono
diffuse precise informative) commemorare gesta e caduti di ex-nemici.