Sulla nevrosi di guerra, ma anche sui
preziosi scrigni di storie che sono gli archivi storici, ho scritto
un nuovo saggio: «Una finestra sulla Grande Guerra. Soldati e donne
al San Giacomo». È pubblicato nel volume miscellaneo a cura del
Dipartimento di Culture e civiltà dell’università di Verona. Qui la recensione dell’Arena del primo maggio.
Frugando tra 37.642 cartelle cliniche,
dal 1880 agli anni Settanta, rivivono persone sepolte nella memoria
del San Giacomo, l’ex manicomio veronese ieri sinonimo di sciagura
e vergogna, oggi tassello di storia della città caro a chi ci vive
attorno. E riapre un caleidoscopio di finestre sulle vite che da qui
sono passate, il volume «Raccontare la follia» a cura di Marina
Garbellotti, Emanuela Gamberoni e Silvia Carraro, del dipartimento di
Culture e civiltà dell’università di Verona, che hanno composto
una task force di studiosi per completare una miscellanea pubblicata
da Cierre.