Adoro questo posto. Per il silenzio, per la pace, per la suggestione, per il vento, per le prospettive e le linee rette verso i punti di fuga... Messa da parte la gelosia per un luogo che sento «mio», vedere un viavai di gente oggi, stranamente numeroso e rispettoso dei gradoni immobili e delle spoglie che proteggono, faceva bene al cuore...
(FOTO Redipuglia)
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Dove parlo di storia #2025
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"In un primo tempo il cimitero [di Redipuglia] venne costruito come un Purgatorio, con diversi gironi, a rendere l'esperienza liminale dei caduti nella guerra di trincea.
RispondiEliminaIl colle S. Elia venne scavato a terrazze concentriche: su ogni cornice trovavano luogo le sepolture di un certo numero di caduti, identificati e no.
Sui tumuli erano esposti rottami arrugginiti di macchine e armi, poveri reperti delle vittime ed incombenti su tutto migliaia di metri di filo spinato.
Il Fascismo si appropriò rapidamente del mito della Grande Guerra [...].
Nel 1938 [...] Redipuglia fu trasformata in una gigantesca scalinata.
I morti subirono un'ulteriore spersonalizzazione: eliminati i residui di armi e oggetti di uso comune, la morte collettiva assurse ad una dimensione solo eroica ed astratta."
M. Cattaruzza, L'Italia e il confine orientale, 2007